Il nostro blog è rimasto fermo per molto tempo, due anni oramai da quando fu scritto l’ultimo pensiero ma non ci siamo dimenticati di questo prezioso diario che ci accompagnò a lungo attraverso i nostri percorso formativi ed anche attraverso il mondo.
In questi due anni sono successe molte cose. Una di noi si trasferì ad Amatrice dove decise di vivere per un periodo limitato di tempo. Quelle che avrebbero dovuto essere poche settimane in realtà diventarono un anno e mezzo tra Amatrice e L’Aquila. Quella giovane donna, beh, forse non proprio giovanissima, fu invitata a trasferirsi a Casale Nibbi, una delle 69 frazioni del territorio amatriciano e lei rispose di sì.
Fu così che iniziarono i corsi di inglese ed i laboratori di pittura zen.
Active Languages, sebbene una microimpresa, decise, assieme a lei, di dedicare tempo e denari a chi s’era visto sconvolgere la vita da uno, due, tre e più terremoti che volta dopo volta lasciarono segni profondi nelle anime e nelle vite altrui.
I clown li chiamano appunto “terremoti dell’anima”. La nostra non più giovanissima donna pensò che attraverso i corsi di inglese, attraverso la pittura ed attraverso le arti del clown e la psicologia che ella aveva appreso durante la sua formazione, avrebbero potuto ridare una certa identità, forse una certa speranza a chi aveva perduto la propria città, le vie, le case, le strade, le chiese ed i campanili ed anche, ma soprattutto, famigliari, amici, compagni di vita e di scuola, bambini ed adulti.
E fu così che il blog si arrenò, e fu così che il tempo si fermò su queste pagine per riprendere vita altrove, alla Trasanna di Retrosi (altra frazione di Amatrice dove i corsi furono tenuti in estate), a Mascioni di Campotosto ed infine nel grande container della Caritas ad Amatrice di fianco al vecchi ospedale ed alla casa di riposo che oramai si sorreggevano grazie ai puntelli di ferro ed alle impalcature posizionate per reggere e sorreggere gli edifici storici di un tempo che fu.
Active Languages decise che era giusto dare un contributo tangibile per la ricostruzione del tessuto sociale di questa cittadina, uno dei borghi più belli d’Italia, e lo fece come meglio sapeva fare. Non attraverso donazioni di denari ma inviando sul posto una persona che avrebbe potuto parlare di accoglienza sia come donna e sia come clown.
Infine, nonostante i costi per l’azienda siano lievitati e la permanenza di una delle nostre docenti in territorio amatriciano ed aquilano abbia messo in difficoltà la ditta obbligandoci a cercare altro personale per le sostituzioni, abbiamo capito che la strada era quella giusta da percorrere.
Infine arrivò anche un riconoscimento dalla Caritas di Rieti, che osservandoci da lontano e notando che nulla era stato chiesto alle donne ed agli uomini di Amatrice se non la loro presenza in aula e la voglia di mettersi in gioco linguisticamente e soprattutto di ritrovare interesse e sorrisi nella vita, ella, la Caritas, ci riconobbe 12mila Euro a fondo perduto che versarono sul nostro conto corrente quale contributo a tutte le attività svolte per quasi un anno e mezzo sul territorio terremotato.
Con queste poche righe Active Languages desidera ringraziare non solo le donne e gli uomini che ebbero fiducia in lei e che si rimisero in gioco e decisero di dedicarsi allo studio di una lingua anche per superare il trauma subito, ma anche desidera ringraziare la Caritas di Rieti per il contributo volontario copartecipando così alle spese sostenute ed i Dottor Clown Italia per aver fornito un certo supporto psicologico ed il divertimento e la capacità di mettersi e metterci sempre in gioco ed infine anche i cittadini e le cittadine di Vicenza per aver aderito alla raccolta di libri per la realizzazione della biblioteca alla Trasanna di Retrosi. Biblioteca che oggi vanta un 1000 libri circa ricevuti da tutte e tutti noi.
Active Languages desidera altresì ringraziare Calpeda SpA e Zamperla SpA per aver fornito i furgoni che da Vicenza partirono per la volta di Amatrice per la consegna di tutti quei bancali di libri.
A distanza di quasi due anni dal nostro ultimo post, direi che di strada ne abbiamo fatta moltissima, che di cose ne sono cambiate tantissime ma che come un cerchio, tutto inizia e tutto finisce senza realmente iniziare né finire mai. La nostra ruota, quella bellissima ruota che fa girare le pale dei mulini a vento, le macine atte a fare farina oppure olio … atte a trasformare qualcosa in qualcosa di ancora più buono, quella ruota che faceva sognare Don Quixote un mondo migliore … ecco … a distanza di quasi due anni siamo ancora qui … a sognare insieme a voi, a sognare insieme un mondo diverso dove c’è posto per tutte e per tutti dentro e fuori dai nostri cuori.
Grazie a tutte quelle persone che ad Amatrice ci affidarono i loro dolori .. grazie a chi ci diede un tetto per dormire ed un piatto per mangiare, a chi ci accolse in casa loro senza remore, a chi ci affidò i bambini anche piccolissimi. Alla città dell’Aquila che seppe fare della solitudine accoglienza, ai cittadini ed alle cittadine che dai terremoti appresero che la vita va sempre vissuta fino in fondo nonostante l’anima sia stata ferita, a volte per sempre … a tutte e tutti noi che ancora abbiamo energia per fare e per sognare …. ahoy.